Intervista a Davide Lopez sul libro: Schegge di sapenza, frammenti di saggezza e un po’ di follia

Intervista a Davide Lopez sul libro: Schegge di sapenza, frammenti di saggezza e un po’ di follia

Infine, mi pare notevolmente affascinante la possibilità adombrata di poter utilizzare a fini sani persino il sé luciferino, inteso però come una sorta di “avvertimento”, di contenimento. E’ possibile cioè intenderlo talvolta come lo schiavo che accanto al Cesare nella parata trionfale gli sussurrava parole di “ridimensionamento”? e quale rapporto può avere quest’uso del sé luciferino con il concetto di avvertimento critico e di capacità di autoregolazione della Persona?

Il sé luciferino, che sempre più appare a me e ai miei pazienti il responsabile principale della malattia psicologica, può essere utilizzato, come lei osserva, come un avvertimento di pericolo e, soprattutto, in quanto dotato di energia aggressiva, può essere funzionale alla costruzione generativa della persona. Miti antichissimi dicono che Dio, che era alquanto passivo, ordinò a Lucifero di raccogliere la sabbia per costruire il mondo. Lucifero la raccolse dal fondo dell’oceano, ne consegnò una parte a Dio e ne tenne in bocca un’altra con cui costruì l’Inferno. Forse l’esistenza dell’Inferno è perfino indispensabile per contrapporre ad esso in questo mondo la rinascita del Giardino dell’Eden. Nella Tempesta shakespeariana, Prospero controlla e utilizza Calibano (il demone) a fini costruttivi. Nostro compito è quello, non solo di impedire che Lucifero e l’Inferno penetrino ulteriormente nella mente dei nostri pazienti, ma di utilizzare le forze che sostengono e mantengono la malattia mentale, sì che siano impiegate dalla consapevolezza per permettere ad essi l’emancipazione dal mondo della colpa, dell’espiazione, del vittimismo, del rancore e dell’odio, sì che sia per loro possibile l’avvistamento del continente risanatore e piacevolmente gioioso della genitalità, della persona e del rapporto d’amore della persona per la persona. La vera solidarietà sociale sta per me, in primo luogo, in ciò che lei dice, ripetendo un mio aforisma: “L’amore di coppia prevale sui gretti interessi individuali”.